Il mio augurio per un magnifico inizio 2021

Ho riflettuto su questo anno che sta finendo. E di sicuro non ho intenzione di farne un riassunto.

I riassunti servono per “ridurre” quei testi e contesti da rendere più veloci alla comprensione.

In questo anno abbiamo imparato, o meglio, avremmo dovuto imparare la lentezza.

Il mio motto da quando ho scoperto questa parola/teoria ha cercato di essere questo:

festìna lente” dal latino “affrettati ma con calma”.

Quindi potete immaginare lo scombussolamento. Le mascherine che non sopporto nel vero senso della parola, mi fanno stare male fisicamente.

La mancanza delle persone che in genere fanno parte della mia quotidianità o/e della mia vita.

Esattamente le cose che hanno disturbato e fatto soffrire chiunque. Non mi sono distinta per nulla in questo senso.

Fino a quando non ho riflettuto, ed invito tutti a fare questo, sul buono che mi ha portato quest’anno.

Per una serie di vicissitudini legate al Covid negli asili i bambini non possono stare insieme come gli anni precedenti per il pre -scuola, per questo tutte le mattine da quasi due mesi vado in un asilo e seguo una bimba stupenda.

La mascherina che per ovvi motivi non posso togliere è diventata più tollerabile, la porto con più disinvoltura. Vi chiederete che importa questa cosa della mascherina?

Ho pensato: prima non ci guardavamo nemmeno negli occhi, ora siamo costretti a farlo. C’era poca attenzione nell’ascolto degli altri, si sa, il labiale aiuta molto, ora che la bocca non si vede le orecchie devono sforzarsi un po’ di più per sentire, ascoltare e comprendere.

Inoltre per far vedere che stiamo sorridendo dobbiamo farlo più intensamente, altrimenti non si vede dagli occhi, che peraltro, sono l’unica cosa che rimane scoperta. Non sono cose da sottovalutare, per comunicare usiamo occhi, bocca e orecchie.

Riguardo al tatto poi… Non mi sono mai piaciute le smancerie, gli abbracci, le prese per mano, soprattutto se non c’è quell’autenticità che ti scalda il cuore e ti fa sentire il sincero affetto dell’altro. Ora mi manca tutto questo.

Mi rendo conto di quanto il tocco il contatto con gli altri sia fondamentale per la serenità la gioia e lo scambio.

Quindi, auguro a me ed a tutti, di dare importanza alla bellezza che viene dal cuore e si manifesta da quei sensi che ora sono coperti da un “pezzetto di stoffa”.

Mi auguro e vi auguro di rendere i nostri occhi brillanti, sereni, affascinanti ed eloquenti come mai le parole sono in grado di fare.

Mi auguro e vi auguro che i nostri sorrisi siano così belli e spontanei da vedersi dagli occhi lontano un miglio.

Soprattutto mi auguro che i nostri occhi siano affascinanti come quelli dei Tuareg, che mai hanno il viso scoperto, quando affrontano le difficoltà del deserto. Ed i loro occhi manifestano comunque la loro forza, integrità e dignità.

Mi auguro che quando potremo riabbracciarci, questo gesto abbia una sincerità ed una consapevolezza diversa.

Il cambiamento passa da una presa di coscienza e soprattutto da dei buoni intenti.

Ho fiducia che nel 2021 tutti saremo pronti a rendere la nostra vita bella come ci meritiamo, a patto che non ci dimentichiamo che non siamo soli. Il nostro cambiamento in meglio influenzerà anche le persone a noi vicine, e questa è una bella responsabilità.

Abbondanza in tutti i sensi, e che i nostri desideri siano sempre in armonia con quello che è il nostro autentico percorso in questa vita.

Non dimentichiamo di chiedere quello che è importante per noi, quello che ci è funzionale. I desideri sono importanti, spero che ognuno di noi li realizzi tutti tutti!!!

AUGURI E TANTA, TANTA SERENITA’

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